Carie
È sicuramente fra le malattie più comuni. Si presenta come un processo lento, distruttivo e localizzato di una certa zona dello smalto del dente, la parte più dura. Inizialmente si individua come un processo di demineralizzazione del dente, dove i solchi e le fossette dei denti, per la loro conformazione, si rendono più vulnerabili, così come le zone interprossimali tra due denti.
Cause
La carie è una malattia multifattoriale, ossia varie cause concorrono alla sua comparsa,
- Batteri: si ritiene che lo streptococco mutans sia il batterio maggiormente responsabile. Se non vi è una corretta igiene orale, questi come altri batteri, sono in grado di formare una pellicola di placca batterica dannosa andando a penetrare nello smalto dentale
- Dieta: alimentazione sbilanciata con eccessivo consumo di cibi e bevande zuccherate, con scarso apporto di fluoro
- Tempo: influiscono durata e tempo di permanenza degli zuccheri
- Suscettibilità: sono quelle condizioni che favoriscono l’insorgenza della carie:
- Età: si sviluppa maggiormente nei soggetti giovani
- Sesso: maggior incidenza nelle donne (gravidanza, allattamento, mestruazioni)
- Predisposizione individuale: dovuta per esempio a una scarsa salivazione o a caratteristiche anatomiche della dentatura
- Fattori razziali
Sintomi
Variano in funzione dell’estensione e della posizione della lesione. Quando è ancora in uno stato iniziale non si ha alcun sintomo, ragion per cui spesso si arriva allo stadio avanzato senza nessun sintomo. Dallo stadio più superficiale, si ha infatti mal di denti, eccessiva sensibilità dentale che può portare al dolore vero e proprio quando si assumono cibi dolci, caldi o freddi.
Delle volte si possono osservare porzioni di dente che si sgretolano andando incontro a cavità, ossia i cosiddetti “buchi”.
Trattamento/Prevenzione
– Trattamento: Visita specialista e terapia conservativa. Igiene orale professionale.
– Prevenzione: Uso quotidiano corretto di spazzolino, filo interdentale e scovolino.
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