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Dentina

La dentina, o ortodentina, detta anche avorio, rappresenta il corpo del dente, poiché contribuisce a formarne sia la corona che la radice.


Al suo interno presenta la cavità pulpare, sede della polpa dentale.


È composta per l’80% da idrossiapatite e per il 20% da materiale organico. Questa composizione rende la dentina molto simile al tessuto osseo: meno resistente, ma più elastica dello smalto.

 

La dentina è prodotta dagli odontoblasti, delle cellule con la funzione di dentinogenesi, cioè la formazione della struttura della dentina.


Gli odontoblasti sono generati a partire da cellule indifferenziate presenti nella polpa dentale, ma la produzione di dentina può continuare durante tutta la vita.


Vengono, però usati termini diversi per descrivere la dentina formatasi in tempi e circostanze differenti:

• Dentina primaria: dentina formata prima dell’eruzione del dente e consiste in una matrice di collagene mineralizzata, penetrata dai processi degli odontoblasti così da dar luogo ad una struttura tubulare

 

• Dentina secondaria: regolare, si forma dopo che la formazione delle radici è completata, quindi, dopo che il dente è normalmente uscito. Cresce più lentamente ed ha una struttura simile alla primaria

 

• Dentina terziaria: o di riparazione, si forma quando vi è un insulto irritativo e/o patologico come per esempio un processo carioso. La sua struttura dipende dall’intensità e durata dello stimolo che la provoca e la sua crescita, è molto rapida, purtroppo non tanto come quella della carie. 

Nella corona del dente, la dentina è contenuta e protetta dalle stimolazioni esterne dallo smalto, mentre a livello della radice è rivestita dal cemento radicolare che, tramite il legamento parodontale, collega il dente all’osso alveolare formando la caratteristica articolazione, propria dei denti, chiamata gonfosi.

 

La sensibilità dentale, o denti sensibili, è un disturbo caratterizzato dalla graduale esposizione della dentina agli stimoli esterni, poiché essa presenta dei tubuli (piccoli tubi) pieni di liquido che a loro volta contengono moltissime terminazioni nervose.

 

L’introduzione in bocca di alimenti o bevande eccessivamente caldi, freddi, dolci o acidi può, in caso di dentina esposta, provocare uno spostamento di questo liquido che va a stimolare la reazione delle terminazioni nervose, con la conseguente insorgenza di fastidio o dolore acuto.

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