Placca dentale
La placca batterica è il componente più distintivo dell’ecosistema orale. Ha uno spessore di 0.1-1 μm e la particolarità di riformarsi dopo poco averla rimossa.
I maggiori costituenti della Placca sono le glicoproteine salivari, le proteine, i fosfolipidi e i componenti del fluido crevicolare.
Della placca batterica riconosciamo tre fasi:
• Fase iniziale (o colonizzazione): avviene sulla pellicola dentale acquisita che inizia a riformarsi nel giro di pochi minuti dopo aver spazzolato i denti.
Questa fase dura circa 8 ore e i batteri pionieri sono soprattutto streptococchi aerobi e anaerobi facoltativi
• Fase di crescita (variazioni quantitative): dura circa 16 ore e le micro-colonie di batteri pionieri sono ormai un monostrato immerso in una matrice di polisaccaridi extracellulari.
Siamo ormai a 24 ore di distanza dall’inizio della formazione della placca e i batteri sono circa il 95%
• Fase di maturazione (variazioni qualitative): il numero dei batteri ha subìto importanti variazioni qualitative: predominavano batteri aerobi o anaerobi e ora principalmente anaerobi quali prevotella intermedia e fusobacterium nucleatum.
A questo punto la placca dentale è proprio un biofilm polimicrobico dove i batteri hanno un’aumentata resistenza all’eliminazione.
La placca è distinta a seconda degli habitat in:
• Placca sottogengivale
• Placca sopragengivale
Negli spazi interprossimali si ha una predominanza di actinomiceti e una maggior presenza di batteri anaerobi.
Nei solchi e nelle fessure, quindi anche nei difetti di struttura dello smalto, si ha una composizione più semplice di cocchi e corti bastoncelli.
Nella zona crevicolare gengivale, cioè a livello del margine della gengiva, si hanno cocchi, batteri fusiformi e filamentosi, spirochete.
La placca batterica dentale va accuratamente rimossa per non incorrere nelle patologie ad essa correlata quindi carie, gengivite e parodontite e se non rimossa si calcifica in tartaro